Paolo Sarpi è da sempre una delle nostre vie preferite di Milano. Basta qualche fermata della metro o una bella pedalata e sembra di essere in Cina. O almeno nella China Town milanese. Il posto giusto in cui dare sfogo alla voglia di Oriente, che almeno per noi, è inesauribile. Involtini primavera a parte, in Paolo Sarpi, per ogni foodie, c’è un mondo da scoprire.
Se anche voi non piace solo mangiare le squisitezze orientali, ma ogni tanto amate sperimentare e realizzarle con le vostre mani, allora Paolo Sarpi, fa anche per voi. Qualsiasi ingrediente necessario per i vostri manicaretti del Sol Levante, come il bok choy, un tipo di cavolo cinese che assomiglia molto alla nostra bietola o le sfoglie di carta di riso (l’involucro degli involtini primavera per intenderci!).
Per non parlare di piatti, piattini o bicchierini per il sakè made in China o made in Japan e di qualunque altro utensile necessario per la loro cucina. Dal cestello di bamboo alle bacchette in pacchi da scorta famiglia. Il tutto a prezzi davvero incredibili!
Un po’ per Expo, un po’ perché forse mai come quest’anno la Cina e il Giappone stanno spopolando, anche Paolo Sarpi si è arricchita di tantissime novità. La più eccitante è sicuramente La Ravioleria Sarpi.
Ha aperto da neanche 4 mesi, ma già ha conquistato tutti. Occhi a mandorla e non.
Una cucina a vista, dove la sapiente pazienza zen delle donne cinesi incontra i migliori ingredienti italiani a Km 0, per dar vita a buonissimi ravioli baozi (qui la nostra ricetta) con carne di manzo o di maiale o vegetariani con spinaci, tofu, carota, germogli di soia, verza, sedano, erba cipollina e zenzero. Da gustare in modalità street food o crudi o cotti take away. Se decidete di cuocerli a casa vostra, ricordate di farlo senza aggiungere sale e solo per 6 minuti.
Oltre alla vera tradizione cinese, da cui abbiamo appreso che nel tirare i ravioli baozi è fondamentale lasciare il centro più spesso per tenere il ripieno, a fare la differenza è la qualità degli ingredienti utilizzati: farina bio, carne bovina e suina della macelleria italiana Walter Sirtori e le verdure dell’Azienda Agricola Cascine Orsine, della provincia di Pavia. E anche il prezzo non è da meno. Quattro ravioli cotti costano 2.50 € e una crepes cinese, 4.50 €.
Se fate un salto alla Ravioleria Sarpi, non perdete l’occasione di gustare anche una delle loro favolose crepes cinesi che all’interno racchiude una frittella croccante fritta di farina con porro, coriandolo e uovo, nella versione vegetariana o carne in quella classica.
Una ricetta che arriva direttamente dalla Cina del Nord e che difficilmente avrete già provato da qualche altra parte. A meno che, non siate stati a Pechino!
Questo progetto ci piace molto, anche perché è una prova ulteriore che l’unione fa la forza e che le differenze culturali, arricchiscono.
For Your Informations
La Ravioleria Sarpi
via Paolo Sarpi 27, 20145 Milano
Facebook: La Ravioleria Sarpi