Siamo sempre attirati da mete esotiche o da qualche destinazione fuori dal coro, in cerca di esperienze uniche. Ma alla fine, l’Italia con i suoi paesaggi, borghi e tradizioni, resta sempre l’Italia. Città capolavoro, mare indimenticabile, montagne di grande bellezza. Se ci pensiamo in Italia, persino i sassi, sono capaci di sprigionare grandi emozioni.
Come succede a Matera, la rinominata città dei Sassi Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e prossima Capitale della Cultura nel 2019 e nel territorio che la circonda, tra i filari del Primitivo pugliese, il profumo del pane di Altamura e di Matera e la magia della roccia calcarenitica.
A Matera si concentrano tradizioni di una terra ricca di storia, tradizioni, natura e enogastronomia autentiche. Anzi di due terre: la Puglia e la Basilicata. Tradizioni che arrivano dalla campagna e che ora spopolano sulle tavole di tutto il mondo. Come il pane di Matera, che racchiude in sé una sintesi di tutte le caratteristiche organolettiche del territorio lucano. Ma per riuscire in sole 48 ore a respirare l’essenza e a carpire i segreti di questa terra, andiamo con ordine.
Se come noi arrivate da Bologna, il vostro tour può iniziare tra le distese dei pregiati filari di Primitivo DOC della Cantina Polvanera. Moderna e scavata nella roccia carsica, che mantiene temperature e umidità costante tutto l’anno. Proprio qui, maturano, riposano e si affinano i vini biologici Polvanera, etichetta di riferimento per la Doc Primitivo Gioia del Colle.
Ad accogliervi troverete anche una storica masseria, in cui potrete degustare la pregiatezza ed eleganza dei loro vini, accompagnati dai piccoli e croccanti tarallini fatti in casa e dalle chiacchere di Peppino, custode della storia del Primitivo e degli altri vitigni autoctoni. La cantina inoltre offre, solo su prenotazione per gruppi di almeno 10/15 persone, la degustazione di piatti tipici della cucina pugliese, realizzati in chiave innovativa dalla mamma della famiglia Cassano, proprietaria della Cantina, in abbinamento ai vini, tutti acquistabili nello shop dedicato.
Dalla murgia carsica che da vita ad una delle zone a più alta vocazione vitivinicola, della denominazione “ Doc Gioia del Colle Primitivo”, il nostro tour prosegue alla volta di quella materana, con una tappa quasi obbligata tra i profumi del pane e della focaccia appena sfornati di Altamura.
Una piccola cittadina pugliese che ha dato i natali al pane e ai panificatori più famosi al mondo. Il pane di Altamura, che da qualche anno si è guadagnato il marchio di origine protetta (DOP) è una delle specialità pugliesi, che nasce dal tipico impasto di semola di grano duro rimacinata, lievitato naturalmente e cotto come tradizione vuole, all’interno del forno a legna. Un pane secolare che grazie alla semola di grano duro che permette una lunga conservazione, sfamava i contadini costretti a rimanere a lungo nei campi. Una pane fragante, con un aroma che arriva dritto al cuore e al cervello. Visto che la sindrome del “voglio assaggiare tutto”, colpisce chiunque entri ad Altamura, vi consigliamo di arrivare a stomaco vuoto!
Per andare sulle tracce della storia del pane di Altamura, bisogna iniziare proprio dall’ingrediente principe, la semola di grano duro e da chi la produce ancora artigianalmente, come il Molino Di Benedetto.
Costruito nel 1850, è tutt’oggi un mulino a conduzione familiare, arrivata alla quarta generazione, che si avvale solo dell’utilizzo di macchinari originali, seppur ristrutturati. Il grano viene pulito eliminando pietre, erbette e tutte le altre presenze estranee, nebulizzato d’acqua e poi lasciato riposare in cassoni di legno per 16 ore, prima di essere macinato, per far sì che i grani duri del territorio e di varietà antiche si inteneriscano. La macinazione avviene sempre senza che il grano si surriscaldi, così da non perdere le caratteristiche organolettiche. Al Molino DiBenedetto è possibile trovare crusca larga, fina, semola e semolino (gli ultimi due si ottengono solo macinando il grano duro). Oltre ai grani duri del territorio di Puglia e Basilicata macinano anche grani antichi, come la varietà Senatore Cappelli, il khorasan (meglio conosciuto come Kamut) e il farro integrale. Durante l’intero iter di macinazione, il prodotto resta a contatto per l’80% con il legno, quindi con un materiale naturale.
50 anni di lavoro e di passione, guidata dal papà Mario. Inizialmente si produceva solo semola rimacinata per i panifici locali. Ora con il supporto dei suoi figli, Beatrice e Paolo, che hanno portato una ventata di freschezza e innovazione all’attività, la loro farina è arrivata fino in Francia, a Parigi, in ben due ristoranti italiani e un terzo in apertura, specializzati nella pasta fresca. Il Molino, è diventato anche struttura ricettiva, visitabile da chiunque lo voglia, per toccare con mano l’entusiasmo che la famiglia DiBenedetto mette nel macinare il grano e dove è possibile acquistare le loro farine e pasta. Effettuano anche spedizione in tutta Italia, quindi se siete dei provetti panificatori, fatevi sotto!
Ma passiamo al sodo. Per gustare le prelibatezze di Altamura appena sfornate vi consigliamo:
Antico Forno Santa Chiara
Uno dei primi forni pubblici di Altamura e ancora in funzione, che da 600 anni delizia altumurani e gourmand provenienti da tutto il mondo. In meno di 50 mq riescono a dar vita a pane e focacce inimitabili, cotte nel grande forno a legna a vista.
Forno Di Gesù
Le prime informate sono avvenute nel 1838, quando da piccolo forno di quartiere, si occupava della cottura del pane fatto in casa. Oggi ne sfornano di ogni. Assolutamente da provare la loro focaccia con cipolle e olive verdi.
Forno Antico Santa Caterina
Anche qui vi aspetta un enorme forno a legna che sforna pane e focacce super farcite, come quella ai peperoni e gli imperdibili tozzetti pepe e limone.
Percorrendo neanche 20 Kilometri, si è già nel cuore più nascosto e solitario della Basilicata. Un luogo magico e pieno di spiritualità descritto da Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”. Matera, la magnifica Città dei Sassi, che emozionano, aggiungiamo noi. Un viaggio indietro nel tempo fino al paleolitico, periodo in cui si è sviluppato il nucleo urbano originario. Quando cioè gli uomini vivevano nelle grotte naturali scavate nella roccia.
Un’esperienza unica, irripetibile. Il centro di un patrimonio così ricco di cultura e tradizioni, che vale davvero la pena di scoprire. Per farlo, vi consigliamo di iniziare il vostro soggiorno a Matera, visitando la casa Noha del FAI, dove vengono raccontati migliaia di anni di storia attraverso un video a cura di Giovanni Carrada, che coniugando nuove tecnologie e documenti rari e inediti mostra la prima ricostruzione completa della storia da diverse prospettive.
Poi sarete pronti per esplorare la città, con una nuova consapevolezza, per vedere con i vostri occhi quanto appreso nel video. Potete iniziare dalla zona del Sasso Barisano, che ospita Rione Vetera e il Duomo per arrivare al Sasso Caveoso, dove troverete le affascinanti Chiese Rupestri. Al costo di 3€, è possibile entrare nella Casa grotta di Vico Solitario, che presenta la ricostruzione di un’abitazione materana fino al 1950 circa.
Piccolissime case realizzate nelle grotte dove vivevano famiglie formate in media da 11 persone: genitori, bambini e animali. Di solito qualche galline, almeno un cavallo e un maiale. Ebbene sì, vivevano tutti insieme. Questa è la tragica situazione che Carlo Levi decide di denunciare nel suo libro, scatenando di lì a poco una serie di interventi da parte delle istituzioni e soprattutto del signor Olivetti, che nel giro di qualche anno, avrebbero portato ad un miglioramento delle condizioni di vita dei materani.
Un salto nella storia, che Matera non ha mancato di innovare, con locali curatissimi e una grande new entry per tutti gli appassionati del trekking e delle emozioni forti. La creazione del ponte tibetano che collega due delle più belle zone della città: l’antico rione di Sasso Caveoso e il Parco della Murgia Materana.
Con un’andatura media, per raggiungere il ponte tibetano, si impiegano circa 15 minuti, mentre per arrivare sulla vetta del Parco, almeno 20. Lungo il tragitto incontrerete le prima grotte scavate e una volta in cima, potrete godere di una panorama mozzafiato, che regala la vista frontale della città. Nei mesi più caldi, vi consigliamo di intraprendere questa passeggiata verso le 9/10 del mattino per evitare il sole cocente e di portare con voi dell’acqua rifocillante.
Alla sera quando il sole tramonta le vie di Piazza Vittorio Veneto si riempiono di giovani e non solo, che gironzolano tra i vicoli e popolano locali davvero stilosi, tra cui vi consigliamo:
- Pane & Pace
Lo abbiamo scoperto seguendo i consigli di Davide Paolini nel libro “Alla scoperta del Gusto Italiano” . Un panificio che porta avanti la tradizione del pane materano. “Di notte, quando tutto tace, in pace con se stessi e con il mondo, i fornai manipolano con sapienza semola rimacinata, acqua pura, sale scelto, lievito madre e lievito di birra, impastano, stagliano, pesano, formano, attendono la lievitazione, infornano e sfornano un delizioso pane unico al mondo, per tradizione.”
- Salumeria il Buongustaio
Una piccola bottega in cui potrete acquistare i vostri souvenir gourmet, come la salsiccia Pezzente della Montagna Materana.
- Birrificio 79
Pochi coperti per gustare tante birre artigianali a Km zero di produzione propria. Il birrificio 79 è il primo beer firm della Basilicata. Un birrificio nomade, non dotato cioè del proprio impianto di produzione per garantire la sostenibilità ambientale e commerciale.
- Bar Pasticceria Sottozero
Calzoni da urlo perfetti per uno spuntino, un pranzo o una cena veloce ed informale.
Seguendo le orme del mitico Chef Rubio, ai viaggiatori più agguerriti e affamati di tipicità, per la cena consigliamo di salire in auto e arrivare a Montescaglioso, che si trova ad appena 18 Kilometri da Matera, per trascorrere una serata tra le specialità lucane a base di carne equina come la pignata d’asino, alla Rosticceria D’Avena. Aperta solo per la cena dalle 19, è una sorta di fornello pugliese. Un locale semplice ma davvero tipico.
Con il nostro tour di 48h a Matera e dintorni, non avrete percorso la Basilicata Coast to Coast, ma vissuto solo un breve assaggio di tutto quello che questa Regione ancora poco conosciuta e da molti sottovalutata come meta turistica può offrire. Ma possiamo scommettere, che inevitabilmente, mentre sarete in auto lasciandovi alle spalle le infinite distese della pianura del metaponto, vi troverete a canticchiare ” Tu che ne sai, l’hai vista mai. Basilicata is on my mind”.
For Your Information
GIOIA DEL COLLE
Cantine Polvanera Strada Vic.le Lamie Marchesana, 601, Gioia del Colle BA | T. 080 758900
ALTAMURA
- Molino Artigianale DiBenedetto
via Aquileia 1, Altamura | T. 080 311 5984
Fb: Molino Artigianale DiBenedetto
- Antico Forno Santa Chiara
Via Luca Martucci, 10, 70022 Altamura BA | T.
- Forno di Gesù
Via E. Pimentel, 17, 70022 Altamura BA | T. 080 314 1213
- Forno Antico Santa Caterina
MATERA
- Casa Noha Recinto Cavone, 9, 75100 Matera MT
- Pane&Pace via Santo Stefano 37, Matera MT
- Birrificio 79 Via delle Beccherie, 54, 75100 Matera MT
- Salumeria il Buongustaio Piazza Vittorio Veneto, 1, 75100 Matera MT
- Bar Pasticceria Sottozero, Via XX Settembre, 51, 75100 Matera MT
MONTESCAGLIOSO
- Rosticceria D’Avena Via Spinoza, 16, Montescaglioso MT