Anche a voi è successo di pensare che fosse arrivato il momento di cambiare vita e di iniziare a coltivare lo zafferano? Ad Angela e Gianfranco sì e dopo studi economici e artistici e un periodo vissuto in Inghilterra l’hanno fatto per davvero.
Poco più che trentenni hanno deciso di andarsene dall’Inghilterra e di tornare nella loro amata Sardegna, ad Alghero, prendere in mano il terreno di famiglia e buttarsi a capofitto in questa nuova entusiasmante avventura: dar vita a Tre fili, la loro coltivazione di zafferano.
Tutto inizia lo scorso anno, nel 2015 piantando una piccola quantità di bulbi biologici. Dopo aver letto qualche articolo a riguardo, volevano capirci qualcosa in più, scoprire se il loro terreno fosse adatto o meno ad ospitare una coltivazione di zafferano e soprattutto se sarebbero stati in grado di seguirla. Si trattava solamente di un esperimento, ma a quanto pare ben riuscito!
Angela e Gianfranco si sono sin da subito letteralmente innamorati dello zafferano, del suo magnifico colore e dei sui fiori. Del silenzio della campagna quando la giornata è appena iniziata e si raccolgono i frutti, o meglio fiori, del proprio lavoro. Per non parlare del gusto inconfondibile e raffinato di questa spezia, che dona un sapore avvolgente e aromatico ai piatti e dei sui infiniti benefici per l’organismo. Insomma è stato amore a prima vista.
Un amore che li ha guidati passo dopo passo a coltivare lo zafferano, senza mai dimenticare la tradizione. Coltivano in modo naturale nel pieno rispetto dell’ambiente. Eliminano le erbacce a mano o con la zappa senza l’uso di disserbanti. Per rendere il terreno fertile, piantano prima i ceci, che rilasciando azoto, lo arricchiscono in maniera naturale. E qui arriva il bello, ecco come si coltiva lo zafferano.
Dopo aver preparato il terreno che deve essere sciolto e ben drenato, a fine Agosto si piantano i bulbi, che fioriranno tra fine Ottobre e metà/fine Novembre.
I fiori dell’oro rosso, così viene anche chiamato, vengono raccolti la mattina presto quando sono ancora chiusi o leggermente aperti, si separano manualmente gli stimmi (i tre fili rossi) e si essiccano lentamente e delicatamente. La coltivazione ha una durata di quattro anni e il bulbo non può essere ripiantato sullo stesso terreno prima di tale periodo, per garantire una maggiore resa e non impoverirlo.
Il loro zafferano Tre Fili non ha ancora la certificazione biologica, ma ci stanno lavorando e sicuramente oltre ad essere frutto di tanto amore, lo è anche di tanta pazienza. Il consiglio che Angela e Gianfranco danno a tutti coloro che vogliono intraprendere questa avventura è proprio quello di armarsi di tanta pazienza. Di leggere ed informarsi il più possibile. E soprattutto di crederci, di buttarsi, perché solo così si realizzano i sogni!
La cultura dello zafferano in Sardegna ha una lunga storia che risale all’epoca dei fenici, che lo rende ancora oggi l’ingrediente principe di moltissime ricette della tradizione sarda. Dai primi piatti come i malloreddus e la campidanese, ai dolci come le zeppole. E la loro ricetta del cuore, a base di zafferano è proprio uno dei dolci tipici della Sardegna, che si mangia sin da piccoli e che ultimamente armati di molta pazienza (che ormai per forza di cose, di certo non gli manca!) hanno anche provato a preparare da soli. Sono i coriccheddos, dei dolcetti tipici della Provincia di Nuoro a forma di cuore, con ripieno di mandorle, miele, scorza d’arancia e zafferano, tradizionalmente preparati in occasione dei matrimoni. Ecco la loro ricetta dei coriccheddos.
Ingredienti per 25 Coricheddos
Per la pasta:
350 g di granito di grano tenero 00
50 g di Strutto
1/2 cucchiaino di zucchero
Acqua Q.B.
1 pizzico di sale
Per la farcia:
250 g di miele
250 g di mandorle dolci pelate
La scorza di 3 arance
1 pizzico di zafferano
Per la decorazione:
Zuccherini colorati
Procedimento:
Impastate il granito con lo strutto, il sale e lo zucchero sciolto in acqua fino a che la pasta non diventerà bella liscia, poi copritela con la pellicola trasparente e mettetela in frigo a riposare.
Preparate la farcia: versate il miele in un pentolino, aggiungete la scorza di arancia , lo zafferano e portate lentamente a bollore, aggiungete le mandorle ben tritate e cuocere a fuoco bassissimo per una decina di minuti, continuando a mescolare.
Una volta pronta versatela su un ripiano coperto di carta forno e lasciatela raffreddare.
Stendetela dello spessore di 8/10 mm e ricavate i cuori con l’aiuto di formine.
Prendete la pasta dal frigo, stendetela sottilmente e adagiateci sopra i cuori di mandorle e miele.
Ricoprite con dell’altra pasta, ritagliate e divertitevi a decorare i vostri cuori. Se non avete gli attrezzi del mestiere usate uno stecchino.
Infornate a 140°C per 15-20 minuti, i cuori dovranno comunque rimanere bianchi.
Il loro zafferano Tre Fili sarà nuovamente pronto tra fine Novembre e Dicembre ed è acquistabile qui, sul loro web site.
Non vediamo l’ora di sfornare i Coricheddos e tante nuove ricette a base di oro rosso!
For Your Information
Tre Fili – Zafferano di Alghero
Via Antoine de Saint-Exupéry
Coordinate: 40.564437, 8.335371
FB: Tre Fili
You Tube: Tre Fili
Instagram: @trefili
Loro li ho conosciuti da instagram, infatti mi domandavo se fossero dei cuochi o dei coltivatori, hai risposto a tutte le mie domande in un solo post! Io adoro la Sardegna, anche se non ho ancora avuto modo di visitarla, ma ho assaggiato tutto ciò che preparano grazie a un’amica… Meraviglia!
Loro sono meravigliosi!
Verissimo!